Sud Sudan

SUD SUDANITALIA
N° abitanti a confronto10.204.58162.007.540
% alfabetizzazione27%99,20%
PIL pro capite1.600 USD36.300 USD
Popolazione
sotto linea di povertà
66%29,90%
Mortalità infantile
morti/feti nati vivi
90,43,3
Speranza di vita media55,582,2

Il Sud Sudan, ufficialmente Repubblica del Sud Sudan, è uno Stato senza sbocco sul mare nel centro-est dell’Africa. La sua capitale attuale è Giuba che è anche la sua città più grande. Confina con l’Etiopia ad est, il Kenya a sud-est, l’Uganda a sud, la Repubblica Democratica del Congo a sud-ovest, la Repubblica Centrafricana a ovest e la Repubblica del Sudan a nord.

Esiste scarsa documentazione sulla storia antica del Sud Sudan. Alcune informazioni sono rintracciabili in storie tramandate oralmente di generazione in generazione. Secondo queste informazioni i Nilotici entrarono per primi nel Sudan del Sud attorno al X secolo. I non-Nilotici, gli Asandè, che vi entrarono nel XVI secolo, vi stabilirono lo stato più grande. Nel XVIII secolo vi entrarono poi gli Avungara i quali imposero la loro autorità agli Asandè. Gli Avungara rimasero i predominanti fino all’arrivo dei britannici nel XIX secolo. Le barriere naturali protessero il popolo dall’avanzata Islamica dal nord e permise loro di conservare la loro eredità sociale e culturale e le loro istituzioni politiche e religiose.

Il primo a provare a colonizzare la regione fu il Pascià d’Egitto nel 1870, costituendo la provincia di Equatoria nella porzione meridionale del paese. La Rivolta mahdista negli anni ottanta dell’Ottocento destabilizzò la provincia ed Equatoria cessò di esistere come un avamposto egiziano nel 1889. Tuttavia l’Egitto non rinunciò alle sue pretese di sovranità sul Sudan.

Fra il 1896 ed il 1898, gli Inglesi riconquistarono il Sudan che allora comprendeva anche il Sudan del Sud. Tuttavia la regione attirava anche le mire francesi e dello Stato Libero del Congo. A sudovest, gli agenti dello stato libero del Congo occuparono l’enclave di Lado. Gli Inglesi scelsero di negoziare la restituzione di questa enclave ed ottennero la restituzione del territorio alla morte di Leopoldo II del Belgio. Anche i Francesi provenendo da ovest desideravano controllare questi territori ma successivamente rinunciarono alle loro pretese sul territorio. Nel gennaio 1899 gli Inglesi stabilirono il condominio anglo-egiziano sul Sudan, che includeva anche l’attuale Sudan del Sud.

Nel 1947, al momento dell’indipendenza del Sudan, gli Inglesi cercarono di staccare il Sudan del Sud dal Sudan e di unirlo all’Uganda. Tuttavia, questo tentativo fu annullato dalla Conferenza di Juba del 1947 che unificò il nord ed il Sud del Sudan. Perciò per 64 anni il Sudan del Sud fece parte del Sudan. Nel giugno del 2008 veniva stimato che la regione meridionale avesse all’incirca 15 milioni di abitanti.

La regione è stata teatro per molti anni della Prima e poi della Seconda guerra civile sudanese, combattute fin dall’inizio dall’Esercito di Liberazione del Popolo del Sudan (ELPS) al fine di ottenere l’indipendenza dal Sudan. Le conseguenze sono state la mancata costruzione di importanti infrastrutture durante tutto quel periodo, la fuga di molti profughi e la devastazione di parecchie aree. Sono morte più di 2,5 milioni di persone, 5 milioni sono emigrati all’estero, ed altri hanno dovuto subire spostamenti dai loro paesi o dalle loro zone d’origine. La pace di Naivasha, siglata nel 2004 tra l’ESLP ed il governo centrale, ha posto fine alla seconda guerra civile sudanese e ha rifondato lo Stato, regolamentando l’ordinamento democratico del Sudan del Sud e dello Stato centrale e i loro rapporti reciproci, e stabilendo il percorso che avrebbe portato al referendum per l’indipendenza della regione.

Nel gennaio 2011 venne promulgato un referendum per stabilire o meno l’indipendenza del Sud Sudan. L’affluenza fu elevatissima, essendosi recati alle urne oltre il 96% degli aventi diritto e il 98,8% della popolazione votà a favore dell’indipendenza. Per votare a favore dell’indipendenza molti sudanesi del Sud residenti al Nord sono tornati in patria recandosi alle urne.

Permangono alcune controversie con il Nord come la ripartizione dei proventi del petrolio i cui giacimenti si trovano all’80% nel Sudan del Sud: questo potrebbe rappresentare un incredibile potenziale economico in un’area fra le più povere al mondo. La maggior parte degli impianti di raffinazione però si trova al Nord.

Nel dicembre del 2013 in Sudan del Sud si è verificato un tentato colpo di Stato nel quale le forze leali al presidente Salva Kiir di etnia dinka si sono scontrate con quelle fedeli all’ex vice-presidente di etnia nuer.

A dicembre 2014, almeno 50.000 persone erano state uccise nel corso di questo conflitto etnico e circa 4 miliardi di persone sono state costrette ad abbandonare la loro casa.

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Progetti finanziati

A piccoli passi verso il futuro

In Sud Sudan più di 8 milioni di persone vivono in stato di bisogno, straziate da decenni di guerra civile, povertà assoluta e condizioni ambientali sempre più sfavorevoli a causa dei cambiamenti climatici.

Il progetto A piccoli passi verso il futuro di Caritas Ambrosiana vuole realizzare piccoli orti e sviluppare attività formative e aggregative in diversi villaggi del Sud Sudan.

Fondi da raccogliere
2021€ 20.000