UCRAINA | ITALIA | |
N° abitanti a confronto | 43.952.299 | 62.007.540 |
% alfabetizzazione | 99,80% | 99,20% |
PIL pro capite | 8.800 USD | 36.300 USD |
Popolazione sotto linea di povertà | 3,80% | 29,90% |
Mortalità infantile morti/feti nati vivi | 7,7 | 3,3 |
Speranza di vita media | 72,4 | 82,2 |

L’Ucraina è il secondo stato più grande d’Europa, dopo la Russia europea e prima della Francia. Confina con la Russia, la Moldavia, la Bielorussia, la Romania, la Polonia, l’Ungheria e la Slovacchia e a sud con il Mar Nero e il Mar d’Azov.
Il paesaggio ucraino consiste prevalentemente di fertili pianure e steppe attraversate da diversi fiumi che vanno a gettarsi nel Mar Nero e nel più piccolo Mar d’Azov. Le poche catene montuose presenti sono le propaggini dei Carpazi, a ovest e le montagne della penisola di Crimea.
Le città più importanti sono Kiev, Charkiv, Dnipro, Donec’k, Odessa, Zaporižžja e Leopoli.
Tra le risorse naturali dell’Ucraina vi solo ferro, carbone, manganese, gas naturale, olio, sale, zolfo, grafite, titanio, magnesio, caolinite, nichel, mercurio, legname e abbondanza di terre coltivabili. Ciononostante, il Paese soffre di diversi problemi ambientali, come la presenza inadeguata di acqua potabile, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, la deforestazione e la contaminazione da radiazioni nel nord-est per effetto del disastro di Černobyl’.
POPOLAZIONE
L’Ucraina è l’ottavo paese per numero di abitanti in Europa. Il 67% della popolazione vive in aree urbane; le regioni più densamente popolate sono quelle orientali e occidentali, mentre nella sezione centrale dell’Ucraina, fatta eccezione per l’area urbana di Kiev, il popolamento è molto più rado.
Gli ucraini costituiscono la maggioranza della popolazione (73%). Tra le minoranze vi sono russi (22%) – presenti soprattutto verso il confine orientale e in Crimea –, bielorussi (0,9%), ebrei (0,9%), romeno-moldavi (0,9%), bulgari (0,5%), polacchi (0,4%), ungheresi (0,3%). Sono numerosi, peraltro, gli ucraini che risiedono in Russia e nelle altre ex repubbliche sovietiche, ed esistono delle forti comunità anche in Europa centrale, Canada e Stati Uniti.
LINGUE
La costituzione dell’Ucraina stabilisce che la lingua ufficiale di Stato è l’ucraino. Il russo, che era di fatto la lingua ufficiale dell’Unione Sovietica, è largamente diffuso, specialmente nell’Ucraina orientale e meridionale.
Durante l’era sovietica il numero di persone che parlavano l’ucraino diminuì di generazione in generazione e, attorno a metà degli anni ottanta, l’uso nella vita pubblica diminuì considerevolmente. Dopo l’indipendenza il governo ucraino cominciò una politica di ucrainizzazione per accrescere l’uso della lingua locale. Questo avvenne generalmente a spese del russo, che era il linguaggio della pubblica amministrazione nel periodo precedente. Il governo ha promosso l’uso della lingua ucraina in vari ambiti: nella scuola, negli uffici pubblici e nei media, soprattutto dopo gli avvenimenti tragici di EuroMaidan del novembre 2013-febbraio 2014. Dal 2016 è in corso un’ulteriore ucrainizzazione tramite la ridenominazione di città, paesi, villaggi, strade, viali, edifici, aeroporti, fermate di metro e ferrovie: nomi di personaggi ucraini al posto di quelli russi e sovietici.
ECONOMIA
L’Ucraina è una nazione a economia di mercato e la sua economia è una delle più aperte fra i paesi dell’ex Unione Sovietica.
Storicamente le ricchezze di questo Paese sono state il grano (tanto che era soprannominata il granaio d’Europa), il legname e l’estrazione mineraria. Dall’indipendenza del 1991 ad oggi l’Ucraina è cresciuta molto economicamente. Da allora, infatti, il governo ucraino ha introdotto una vasta privatizzazione e una riforma agraria che ha restituito la terra agli agricoltori, sono stati sciolti dei kolchoz e sono state create cooperative sulla base della proprietà privata. Al tempo stesso lo Stato ha continuato a sostenere lo sviluppo dei settori strategici ad alta tecnologia, come l’ingegneria aeronautica, l’industria aerospaziale, la costruzione di macchine utensili.
La crescita economica ha determinato un impatto positivo nel settore sociale. Il tenore di vita degli ucraini è ancora lontano dagli standard europei-occidentali, ma i redditi e i salari crescono a ritmi sostenuti.
Nel 2014 a seguito dell’occupazione della Crimea da parte della Russia e delle autoproclamate Repubbliche di Lugansk e Donezk l’economia ha avuto un calo notevole.
L’Italia è il secondo partner commerciale dell’Ucraina e il primo importatore nell’Europa Occidentale.

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